Niente e nessuno può fermare l'entusiasmo, da una settimana il meteo era incerto ma per noi il sole sarebbe stato li in alto e radiante.Venerdì scorso un forte vento mi ha svegliato nel cuore della notte ed io ho subito pensato che al mattino seguente avrei trovato uno di quei cieli blu da cartolina, invece la mattina al suono della sveglia trovo un cielo grigio, pioggia e vento, ottimo per esclamare: "m'importa una sega, si va comunque in moto"; dopo un giro di messaggi con gli altri "discepoli" della Gas Station House il piano d'azione è bello che fatto: partenza dalla TearsValley, highway fino ad Arezzo (sempre verso Arezzo!), proseguire per Sansepolcro e dopo in direzione Bocca Trabaria ed infine la meta in Santangelo in Vado a casa dei ragazzi di Route 73.
Da Montecatini ad Arezzo si alterna pioggia e ghiaccio ma la costante che fa più paura è il vento, roba da non credere la mia moto veniva letteralmente scarrozzata dal vento e non si riusciva a superare gli 80 Km orari, non per mancanza di tiro ma per il pericolo che si percepiva. Alla sosta dopo 130 Km mi sentivo esausto, la tensione e la forza usata per tenere la moto in pista avevano assorbito parecchie energie ed inoltre mentre si faceva il pieno una grandinata a marcato il territorio e noi guardandoci in volto abbiamo sorriso alla sorte, stando sotto una tettoia mentre sei in moto e grandina ti fa sentire "immortale".
Una volta ripartiti sempre con la costante del vento abbiamo iniziato a godere delle statali del centro Italia e curva dopo curva abbiamo iniziato la nostra scalata al passo di Bocca Trabaria, mentre la moto scorreva sull'asfalto bagnato le foglie cadute a terra venivano sollevate come a formare due ali e chi stava dietro godeva di questa situazione con un profondo senso di dinamismo.
Il vento una volta su inizia a scemare lasciando la scena ad un freddo pungente, fatta una sosta per un sigaretta e qualche foto si inizia la discesa verso la piccola trattoria "Massa Trabaria", il proprietario in un mix tra Romagnolo e Marchigiano ci fa sentire come a casa, dopo esserci letteralmente scongelati davanti la stufa abbiamo mangiato e ci siamo goduti un scorcio di vera vita di provincia.
Ripartiti ed arrivati praticamente in 15 minuti mi sono trovato immerso in un racconto biker, la clubhouse e un pò distante dal centro abitato immersa nel verde, una location perfetta per chiamare a raccolta un po di amici per fare festa.
Una volta arrivati i ragazzi del club si mettono a disposizione ci indicano quali letti possiamo usare come appoggio ed infatti in pochi minuti si scaricano le moto e si entra nella modalità party on.
Fatte le prime birre per scaldare i motori e regolare la carburazione siamo realmente pronti per scatenarci in una festa ben organizzata.
Sperando di aver acceso in voi l'entusiasmo adesso il mio racconto si tramuta in fotografie.