el tenebrozo

domenica 7 gennaio 2018

Un certo giro del mondo....

Nei racconti della mia infanzia avevo sentito qualche accenno di due pionieri degli anni '50 che avevano compiuto un'avventura epica, notizie frammentarie e tanti racconti di fantasia.
Nel 2014 leggendo la lista dei docu-film del motorcycle film festival mi sono imbattuto su una storia che mi ricordava i due pionieri di cui avevo sentito parlare da bambino, "1 mappa per 2" era il titolo, feci di tutto per contattare la produzione perchè la voglia di poter vedere questa storia era diventata un chiodo fisso; contattai la POP CULT dove Giusy con fare molto cordiale mi diede tutto l'appoggio necessario per imbastire una proiezione dalle mie parti.
Grande fù la soddisfazione di veder arrivare i due registi Roberto MONTINARI e Danilo CARACCIOLO nel cuore della TEARSVALLEY accompagnati da Giorgio MONETTI per presenziare la serata, dove quest'ultimo a fine serata prese parola per raccontare qualche aneddoto del suo viaggio che per motivi tecnici non era stato raccontato all'interno del doc.
Questo progetto è stato portato avanti con una filosofia meravigliosa, crowdfunding con un budget limitatissimo, idee chiare e tanta energia per portare ai nostri occhi una storia meravigliosa.
Adesso in occasione dei 60 anni dall'epico viaggio potremmo scoprire nuove frontiere di come era il mondo agli occhi di Tartarini e Monetti in quel giro del '57; infatti è stata aperta una raccolta che avrà termine il prossimo 25 gennaio per portare avanti un progetto per la pubblicazione di un volume di 164 pagine che raccoglie documenti, lettere, telegrammi, articoli di giornali dell’epoca, foto incredibili scattate nei quattro angoli del mondo e tutto ciò che i due portarono a casa e spedirono dopo questo viaggio durato un anno e la versione integrale restaurata del girato in 16mm del 1957.
Spargiamo la voce perchè, come per la raccolta fondi del 2013, anche questa volta la strada scelta è quella popolare e non quella delle multinazionali: a volte il coraggio di certe scelte dà un sapore diverso al risultato.





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venerdì 5 gennaio 2018

Il 1200 su LOWRIDE mag

Questo inizio di anno parte in V^ a gas spalancato, il freddo non riesce a far scendere il termometro dell'entusiasmo.
Sul numero 115 di LOWRIDE mag nella rubrica "fatto in casa" è stato scritto un articolo sul mio 1200 da Giuseppe RONCEN frutto di chiaccherate sane - e soprattutto vere - fatte in questi ultimi anni, dove raccontando i miei progetti ho sempre ricevuto ascolto ed anche qualche aneddoto.
Scherzando Samuele (fratello Disciples) mi ha anticipato la sorpresa con un whatsapp, una fotina con un "bada fia che c'è su lowride", non ho resistito alla curiosità ed ho letto dal telefonino il testo che mi ha reso più fiero che mai, perchè in poche righe è stato rappresentato ciò che sono, il mio modo di vivere, la mia passione e soprattutto la mia moto che dopo anni di piccoli sacrifici è come la sognavo.


 
 


Grazie a Giuseppe e tutto il team di LOWRIDE che mese dopo mese mi continuano a trasmettere entusiasmo in formato A4 dove le quasi 150 pagine vengono letteralmente divorate.