A 42° sotto il sole e sopra un piazzale asfaltato che brucia, senti il calore che scalda la gomma degli scarponi, l'acqua non ti disseta e l'orizzonte brucia e si contorce nell'aria arroventata.
L'ultimo elicottero spegne i motori il fruscio delle pale diminuisce e mentre il silenzio si impadronisce del piazzale in lontananza un borbottio un pò isterico attira l'attenzione, alzo lo sguardo e un Afghano in sella alla sua moto solca una mulattiera alzando un polverone alle sue spalle.
Chiudo gli occhi e mi sostituisco al local biker, inizio a seguire gli scoppi irregolari del motore e cerco di cavalcare con il surreale godo dentro, mi sento vivo, la voglia di libertà e sempre dentro di me.
Questi momenti valgono oro, il tempo scorre veloce ed io sono coscente che presto correrò libero, come sogno da un pò.
Free El Tenebrozo...............
ci manchi, tutti i giorni. ti s'aspetta.
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