All'alba dei miei primi "40 anni e un giorno" come già segnato sul calendario per uno stato di necessità mi sono svegliato con un pieno di entusiasmo da consumare per affrontare l'appennino Tosco-Emiliano girovagando tra Toscana, Emilia e Liguria in questo stato di "giallo".
Tirata fuori l'ammiraglia dal garage non ho faticato molto per legare quel minimo indispensabile necessario per i vizi, tirato tutto alla "cazzo di cane" dentro le borse e senza lesinare sulla quantità di roba da portare mi butto in strada e punto l'appennino da un'angolazione insolita salendo dai meravigliosi tornanti della svizzera pesciatina fino al ponte sospeso della lima.
Una volta fatta sosta ad uno dei ponti sospesi più lunghi d'Europa, con i suoi 225 mt di lunghezza, e senza poter bere una birretta ghiacciata a causa Covid=bar chiusi mi rimetto in sella e tornante dopo tornante arrivo sull'abetone dove mi posso godere un pieno di Lowenbrau ed un trancio di ottima pizza margherita all'aria aperta con gli ultimi residui della neve che ricordano l'inverno nevoso appena trascorso.
In discesa facendo diverse pause per godere del panorama sono arrivato a Maranello ed anche se la mia ammiraglia non è l'oggetto più veloce della terra è stata ammirata da qualche curioso amante del cavallino.
Avendo goduto abbastanza per tutto il tragitto arrivato in pianura rimango impantanato in un traffico di mezzi pesanti per tutta la via emilia, il logorio della vita moderna mi fa mettere la freccia al primo distributore e stacco la spina nei miei pensieri davanti ad una birretta.
Una volta presa la tangenziale a Parma tiro un pò il collo al 1340 per sfogare la frustrazione del traffico e per tornare al mood positivo del viaggio, dopo un paio di rettilinei mi trovo ai piedi della salita della Cisa, una volta arrampicatomi scopro che dall'ultimo mio passaggio il manto stradale è stato rifatto in molti punti e questo ne ha giovato il mio gioco preferito.
Quasi in cima vengo attratto da un ampio parcheggio con dei tavoli fuori e qualche anziano seduto a chiacchera, il mio fiuto non si sbaglia e vengo travolto da una dimensione old school made in Italy.
Come sempre "solo cose belle", dopo qualche chiacchera e scambio di punti di vista, dove impari sempre qualcosa, ed un paio di branca menta con ghiaccio parto per l'ultima tratta e penso che dalla mattina l'unico ad aver fatto il pieno ero io, mentre il mio fidato destriero con la sua cisterna era sempre alla bevuta della mattina..... il potere delle touring.
Una volta arrivato ad Aulla il mio amico Stefano mi aspettava impaziente perchè non ci si vedeva da più di un anno, il suo stile siciliano ospitante mi ha fatto passare una serata top class dove trovo difficoltà nel descrivere la piacevolezza di passare una serata tra amici.
La mia riflessione nel mio viaggio di ritorno a casa sotto la pioggia si è basata sull'importanza di condividere, mai come nell'ultimo anno ho sentito la tristezza sopraffarmi, vivere liberi, guardare l'orizzonte, correre in moto senza tempo e scambiare idee sul nostro modo di vivere un pò fuori dal tempo è cio che conta davvero e mai come adesso va difeso scrollandoci di dosso questo malessere che lo stare a casa ci ha creato.
Corri oggi, domani e sempre!!!
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